Nel 1792, la nostra città d’origine, Pollenzo, entrò a far parte del patrimonio dei Savoia, che nel giro di mezzo secolo completarono un corposo riassetto urbanistico dell’area. Questa trasformazione pose le basi per la costruzione di un imponente complesso architettonico – quello in cui ci troviamo oggi -, destinato a diventare una delle tenute reali di casa Savoia e sede di un importante polo orientato allo sviluppo della cultura della qualità enogastronomica.
Volendo realizzare questo progetto, nel 1832, Carlo Alberto di Savoia acquistò la proprietà del Castello di Pollenzo e delle terre annesse per fondare un luogo all’avanguardia in cui sperimentare e migliorare la rendita delle attività agricole ed enologiche. è proprio nelle nostre cantine che Paolo Francesco Staglieno, enologo della casata reale, pose le basi della moderna vinificazione dei vini rossi piemontesi. Nel 1833 nacque così l’Agenzia di Pollenzo.
L’innovativo progetto di Casa Savoia proseguì fino al 1850, ospitando, nel frattempo, la Primaria Adunanza Generale della Associazione Agraria. Questo evento rappresentò la prima importante occasione di uso pubblico dell’Agenzia a cui parteciparono numerosi scienziati interessati ad approfondire gli aspetti economici, gestionali, tecnici, produttivi e sociali che costituivano gli obiettivi principali della struttura.
Dopo decenni di abbandono e l’alluvione del 1994, l’intero complesso dell’Agenzia è sottoposto a un’attenta opera di restauro che consente la rinascita di un polo orientato allo sviluppo della cultura della qualità enogastronomica. Così, a partire dal 2000, grazie alla brillante iniziativa di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, è stato possibile acquisire e riportare in vita questa struttura con un obiettivo ben definito: creare un centro educativo e di scoperta dedicato alle tradizioni enogastronomiche del territorio piemontese e all’ospitalità Slow.
Dal 1997, l’Agenzia di Pollenzo è inclusa tra le residenze sabaude Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Dopo i lavori di recupero terminati nella primavera del 2004, nacque un complesso ricettivo costituito dall’Albergo dell’Agenzia, dalla Corte Albertina e dal Ristorante Garden, insieme alla Banca del Vino e l’Università di Scienze Gastronomiche, un centro di studi dedicato a formare gastronomi provenienti da tutto il mondo con competenze multidisciplinari per applicare la scienza, la cultura e l’economia alimentare alla produzione e al consumo sostenibile.
Dal 1997, l’Agenzia di Pollenzo è inclusa tra le residenze sabaude Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Un riconoscimento che attribuisce ancora più valore alla nostra struttura e a un territorio, quello dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, già patrimonio UNESCO.